Training Courses

L’importanza della mobilità e dell’attività fisica per gli anziani (da ADA Informa)
First introduction to the Training Courses

I benefici psicologici dello sport per la terza età, a cura di Francesco Loretucci, Psicologo e Psicoterapeuta

Ginnastica dolce per l’invecchiamento attivo, a cura di Silvia Costantini, Danzatrice e Operatrice Shiatsu

Diplomata ISEF di Roma, danzatrice professionista, operatrice Shiatsu, è membro fondatore della LAR e collaboratore storico della UPS. Integrando esperienze e competenze, elabora un metodo didattico di ginnastica dolce, attività di cui è formatrice e docente. Convinta che il movimento e la consapevolezza di sé siano una via privilegiata per l’equilibrio e il benessere delle persone, continua a lavorare per diffondere e favorire questa conoscenza .

Un’attività motoria globale che accrescendo la consapevolezza di sé, l’acquisizione e il mantenimento di una corretta postura, favorisce una benefica scioltezza e tonicità di tutta la muscolatura. Mantiene libere ed efficaci le strutture articolari, promuove salute e benessere. La pratica, resa piacevole e rilassante, stimola nelle persone la capacità di acquisire e mantenere nel tempo un equilibrio che si manifesta nelle attività del quotidiano.

Nutrizione e integrazione dell’attività fisica come veri strumenti anti-aging, a cura di Domenico Ponte, Medico sportivo ed educatore in nutrizione /integrazione sportiva

I benefici della Danza-Musico Terapia nell’invecchiamento attivo, a cura di Mariella Respisi, Esperta in attività motorie preventive ed adattate della 3° età

L’importanza del movimento per l’invecchiamento attivo: introduzione teorica ed esercizi pratici, a cura di Gianluigi De Martino, Allenatore FIGC UEFA B e Istruttore Federale FIPE

L’importanza della riabilitazione nella terza età, a cura di Niccolo De Santis, Osteopata

Un’arte marziale per tutte le età: il Taiji Quan, a cura di Fabio Pandolfi, Insegnante di Taiji Quan, arte marziale interna cinese

Laureato in Filosofia, Fabio Pandolfi è istruttore riconosciuto dalla F.I.W. U.K Classe1980 e pratica taiji quan dal 1999, partecipando a diversi seminari con i depositari dello stile della famiglia Chen. Dal 2012 si dedica all’insegnamento e alla trasmissione della disciplina.

Ha seguito seminari presso l’Università Sapienza di Roma  sulla meditazione in consapevolezza e mindfulness tenuti da monaci buddisti di varie tradizioni tra cui tibetana, theravada e zen.

Lo stile Chen è considerato il più antico e ha mantenuto i suoi elementi marziali come metodo terapeutico e via alla trascendenza, aiuta a riscoprire la naturalezza del movimento migliorando la relazione tra corpo e mente. L’approccio “morbido” ma efficace rende accessibile questa disciplina a tutti. Una pratica rilassante e non aggressiva che promuove l’agilità, la coordinazione e la morbidezza nel movimento, continuo ed elegante, un’attività motoria attenta e variegata, svolta con l’intento di contribuire al miglioramento della qualità del movimento e alla piena realizzazione della persona, maturandone oltre la dimensione fisica anche quella psicologica, emotiva e sociale. Studiando questi principi, si determina un’atmosfera di unione e comprensione tra la sfera psicologica e quella corporea, dove l’esperienza del singolo movimento e della pratica in genere può essere un investimento per migliorare il proprio stato di salute e benessere.